Una madre e un figlio vogliono “scambiarsi” gli immobili ovvero andare a vivere uno nella casa dell’altra. In questo caso si parla di PERMUTA DI IMMOBILI:
La Sig.ra Rossi (madre) è proprietaria di un immobile ad Anzio del valore commerciale di € 270.000,00, acquistato nel 1982, categoria A/7 la cui rendita catastale è € 639,12 + la cantina (categoria C/2) di € 211.08 = € 850,02 che, rivalutate ammontano a € 98.600.
Il Sig. Bianchi (figlio) è proprietario di un immobile a Roma del valore commerciale di € 270.000,00, acquistato nel 2010, categoria A/2 la cui rendita catastale è € 697,22 + posto auto (categoria C/6) di € 50,04 = € 747,26 totale che, rivalutate, ammontano a € 86.308,53 pertanto più bassa di quella di Anzio.
COSA ACCADE?
Il Sig. Bianchi (figlio) vendendo l’immobile prima dei 5 anni dall’acquisto e riacquistando il giorno stesso della vendita (meglio della permuta) quindi entro i 12 mesi previsti dalla legge risulta creditore di imposta di € 11.720,00.
Come viene calcolata l’imposta totale da corrispondere (madre + figlio)?
Va calcolata sulla rendita catastale più alta, che è quella della abitazione di Anzio di proprietà della madre, sig.ra Rossi. Pertanto il conteggio è il seguente: 3% (imposta di registro) di € 98.600,00 pari a € 2.958,00.
QUI E’ IMPORTANTE STARE ATTENTI: il credito di imposta può essere usato in due modi:
Il primo è quello di utilizzare subito l’intero credito di imposta di € 11.720,00 per evitare di pagare il 3% su € 98.600,00 che ammonta a € 2.958,00.
Il secondo è quello di pagare subito l’imposta del 3% di € 98.600,00 pari a € 2.958,00 e portare in detrazione l’anno successivo nella dichiarazione dei redditi l’intero credito di imposta pari a € 11.720,00.
RIEPILOGHIAMO LE TASSE:
- imposta di registro 3% (dal momento che acquistano come prima casa) sull’immobile che ha la rendita maggiore;
- imposta ipotecaria di € 168,00
- imposta catastale di € 168,00
- imposta catastale di € 168 sul secondo immobile;
CREDITO DI IMPOSTA
In entrambe le soluzioni indicate precedentemente (prima o seconda) vi è credito di imposta. Spetta solo alle parti decidere come utilizzarlo.